Come manifestare e sbloccare ogni situazione: la tecnica per quando non dipende da te

La crescita personale non è un percorso astratto, ma un continuo intreccio tra ciò che viviamo e ciò che comprendiamo. Ogni esperienza quotidiana può trasformarsi in una rivelazione, se osservata con attenzione. È proprio da un episodio semplice, apparentemente banale, che è nata una delle consapevolezze più chiare sul funzionamento della manifestazione e sull’importanza dello stato di coscienza quando desideriamo ottenere qualcosa che sembra non dipendere da noi.

Molte situazioni della vita si risolvono con un’azione diretta: se abbiamo fame mangiamo, se vogliamo prendere un oggetto lo afferriamo. Ma cosa accade quando il risultato non può essere raggiunto con un gesto immediato? Cosa succede quando l’esito dipende da altre persone, altri tempi, altre dinamiche? È in questi casi che emerge la dimensione più profonda della manifestazione e del funzionamento quantistico della realtà.

In ogni processo di realizzazione c’è un elemento che conta più di qualunque tecnica: lo stato interiore. Le emozioni, la coerenza con i propri valori, la qualità della vibrazione emotiva, la fiducia, la gratitudine. Tutto questo determina il modo in cui la realtà risponde. Quando siamo in conflitto, quando opponiamo resistenza, quando siamo irritati o impazienti, è come se comunicassimo all’universo che non siamo pronti a ricevere ciò che vogliamo davvero.

L’episodio che ha generato questa riflessione riguarda una semplice spedizione internazionale. Dopo molti giorni senza aggiornamenti, la consegna risultava bloccata. Il destinatario aspettava notizie, ma il sistema non mostrava alcun movimento. Ogni tentativo di ottenere informazioni sembrava inutile. È proprio in questi frangenti che diventa fondamentale osservare se stessi: quando qualcosa non scorre, spesso la prima resistenza è dentro di noi.

Ripensando a quella situazione, ho riconosciuto una radice di conflitto legata a esperienze passate con lo stesso servizio. Pur avendo fatto un percorso interiore, quel residuo era ancora lì, come un’ombra sottile che continuava a influire sul presente. Accorgersene è già un passo decisivo, perché ciò che si vede si può trasformare. E così ho scelto di entrare in uno stato di maggiore fiducia, abbandonando la resistenza e aprendo la possibilità che le cose potessero andare verso una soluzione armoniosa.

Dopo aver ritrovato una vibrazione più pulita, ho chiamato il servizio clienti. L’attesa è durata parecchio e, mentre scorrevano i minuti, è emersa la domanda che ha sbloccato tutto: quanto sono disposto ad aspettare senza entrare in conflitto? La risposta interiore è stata chiara: posso aspettare, se necessario, anche mezz’ora. Ma ciò che disturbava non era il tempo: era la sensazione che nessuno avrebbe mai risposto.

Ed è in questo punto che nasce la consapevolezza centrale: quando non puoi influire direttamente sull’esito, non devi puntare all’obiettivo in modo frontale. Devi agganciarti a un esito laterale, che ti emoziona positivamente e che, realizzandosi, rende inevitabile anche l’evento principale. Un esito che non crea sforzo, che non genera pretesa, che non alimenta tensione.

Invece di volere disperatamente che qualcuno rispondesse, ho immaginato un momento piacevole: una conversazione gentile, uno scambio di cortesia, un dialogo umano che producesse benessere per entrambi. Ho chiuso gli occhi, ho visualizzato quella scena come reale e l’ho sentita interiormente, attivando l’emozione corrispondente. Bastano pochi secondi di sincera coerenza emotiva per modificare il campo.

Nel giro di tre secondi la musica d’attesa è scomparsa e una persona ha risposto. Era stanca, certo, ma gentile, disponibile, chiara. Le informazioni che cercavo sono arrivate senza sforzo. Ho potuto a mia volta offrire gentilezza, e da lì tutto si è rimesso in moto: la spedizione era già giunta nel paese di destinazione, mancava solo un aggiornamento nel sistema.

Questa esperienza mostra una dinamica molto importante: quando non possiamo agire direttamente, la manifestazione si compie attraverso ciò che emoziona in modo positivo e rispettoso tutte le parti coinvolte. La realtà si riorganizza intorno allo stato di coscienza più coerente, non intorno alla pretesa dell’ego. Per questo motivo è essenziale evitare la supplica, il bisogno, l’urgenza. Ogni volta che vogliamo “forzare” un risultato, generiamo resistenza.

La tecnica dell’interesse funziona proprio perché non chiede di ottenere l’obiettivo direttamente, ma di concentrarsi su un evento laterale benefico. È come aggirare l’ostacolo invece di sfondarlo. Quando punti lo sguardo su un altro punto dell’onda e lo fai collassare, anche il resto della realtà si trasforma a catena. Il bene laterale trascina con sé il bene principale.

In alcuni casi l’esito laterale è automaticamente positivo per tutti. In altri, quando una delle parti è in conflitto, si può utilizzare un elemento neutro come la verità o la consapevolezza per facilitare il processo. La verità non toglie nulla a nessuno: mostra semplicemente ciò che è e ciò che può diventare. La consapevolezza permette di sciogliere la rigidità interiore che spesso è alla base dei blocchi.

Ogni volta che osservi una possibilità con amore, gratitudine e coerenza emotiva, quella possibilità prende forma. Il collasso dell’onda non è un concetto astratto: è il modo in cui la realtà risponde alla qualità della tua presenza interiore. Quando punti lo sguardo su un esito carico di gratitudine, l’universo trova la strada più armoniosa per realizzarlo. Anche quando sembra non dipendere da te. Anche quando non vedi ancora la via d’uscita. Anche quando ogni tentativo materiale sembra fallire.

La manifestazione non è mai una questione di sforzo: è una questione di frequenza. Se cambi la tua vibrazione, cambia la tua esperienza. Se pulisci i conflitti, la realtà si apre. Se scegli un esito che ami, l’universo gli si allinea. E quando l’obiettivo diretto è bloccato, è l’esito laterale a farti entrare nella dimensione dove tutto si sblocca.

Comprendere questo cambia profondamente il modo in cui affrontiamo la vita. Ogni ostacolo diventa un invito a ricalibrare la coscienza, a riportare pace nel corpo, a ricordare che la realtà non risponde all’urgenza ma alla coerenza. Quando ti centri, quando scegli la fiducia e l’amore come stato di base, quando visualizzi ciò che fa bene a tutti, ciò che desideri arriva da sé, senza forzature.

La manifestazione è un dialogo silenzioso tra ciò che senti e ciò che la vita porta verso di te. Quando questo dialogo è armonioso, anche ciò che sembrava impossibile trova una strada. E ciò che dipende da altri si riallinea attraverso percorsi imprevisti ma perfetti. La chiave è sempre la stessa: il tuo stato di coscienza.

Approfondisci guardando il video su YouTube e Spotify



Lascia un commento

Segui Go Free And Happy su tutti i social!

Go Free And Happy nasce nel 2024 con l’intento di alimentare energie positive nelle persone che incontrano questa iniziativa. Un percorso che si sviluppa nel campo della mia passione per la comprensione profonda della persona umana, attraverso il coaching, la psicologia, la ricerca spirituale e tutto quello che conduce al benessere e alla felicità.

Segui SIMMIS | conoscenza evolutiva su tutti i social!

SIMMIS è un contenitore di ricerca spirituale per una conoscenza evolutiva. Un progetto ideato e diretto da Simone Aversano.